Oggetto:
Risposta a I.S. n. 105 “Quanto è importante l’ascolto dei cittadini per la
Pubblica Amministrazione?”
In merito al
quesito posto con l’interrogazione in oggetto, si rappresenta quanto segue:
presso la sede di Cividale del
Friuli non è attivo un Centro Trasfusionale, bensì un Centro di Raccolta
Sangue, dipendente dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Udine. Tale unità
di raccolta sangue svolge anche alcune funzioni ambulatoriali che non
dovrebbero trovare posto in un Centro di Raccolta Sangue e che sono state
mantenute, con spirito di servizio da parte della direzione del dipartimento,
solo per non creare disservizi alla collettività cividalese: si fa qui
riferimento alle attività di controllo della TAO (Terapia Anticoagulante Orale)
e all’ambulatorio per le terapie con ferro, attività che non vengono effettuate
in nessun altro Centro Raccolta Sangue della Regione.
La lamentata
riorganizzazione del punto di raccolta di sangue di Cividale è in realtà
consistita solo nel modificare le attività ambulatoriali nei giorni di lunedì e
venerdì, affidando la raccolta sangue a personale medico a contratto, come
avviene già normalmente (e da diversi anni), nella giornata di sabato sia a
Cividale del Friuli che a Gemona del Friuli, e come avviene da sempre in
autoemoteca; ciò si è reso necessario per carenze dell’organico medico del
dipartimento trasfusionale che avrebbero portato alla chiusura temporanea del
Centro, come già avvenuto negli anni 2000, quando venne chiuso, con comprensibili
proteste delle Associazioni Donatori di Sangue.
La
riorganizzazione non ha portato ad alcuna riduzione delle attività di
donazione, mentre le modifiche all’attività ambulatoriale sono consistite in:
1) spostamento delle prestazioni di terapia marziale
del lunedì e del venerdì ai restanti giorni della settimana, stante la
disponibilità ampia di posti;
2) remotizzazione in telemedicina a Udine del
monitoraggio della Terapia Anticoagulante Orale (TAO), sempre al lunedì e al
venerdì; questa azione non è nuova nell’organizzazione ed era già stata
effettuata, con successo, per il controllo della TAO dei pazienti afferenti al
distretto di Manzano, i cui controlli sono stati remotizzati in telemedicina
presso il Centro di Monitoraggio TAO di San Daniele del Friuli (con sensibile
accorciamento dei tempi di risposta e vantaggio per i pazienti).
Per quanto
riguarda le segnalazioni provenienti dall’utenza del Centro Raccolta Sangue di
Cividale, la direzione del dipartimento le ha ovviamente sottoposte ad analisi,
come avviene, per procedura aziendale, con tutte le segnalazioni che provengono
dal pubblico; questi sono stati e risultati dell’analisi:
1) il maggior numero di segnalazioni dei donatori
di sangue erano riferite a due eventi particolari, ossia a due giornate in cui
il medico non si era presentato in servizio in tempo per cause non collegate
con la riorganizzazione (in un caso il medico era stato coinvolto in un
incidente stradale, in un altro si era verificata una incomprensione nel turno
di servizio): è stata immediatamente disposta la sostituzione con un medico da
Udine, ma ciò ha comportato un ritardo nell’inizio delle attività di raccolta
sangue; le altre segnalazioni dei donatori di sangue sono state analizzate e
giudicate non fondate e quindi non certamente imputabili alla riorganizzazione.
2) non risultano invece segnalazioni dall’utenza
ambulatoriale dopo la riorganizzazione; le proteste di cui il dipartimento si è
dovuto fare carico erano tutte antecedenti e riguardavano l’erogazione delle
attività di monitoraggio della terapia anticoagulante orale segnatamente per il
distretto di Manzano, prima dell’organizzazione adottata nel 2011.
Forti di quest’esperienza, si è
provveduto a remotizzare il controllo TAO anche da Cividale verso il centro di
Udine, limitatamente alle giornate di lunedì e venerdì; non risulta che questo
abbia creato alcuna difficoltà ai pazienti.
Distinti saluti.
Dott.
Maria Sandra Telesca