mercoledì 23 settembre 2015

PROPOSTE DEL COLLEGIO DEI PRIMARI AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI UDINE

Collegio dei Primari
Azienda Ospedaliero-Universitaria
Santa Maria della Misericordia
Udine


PROPOSTE DEL COLLEGIO DEI PRIMARI AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI UDINE
IN MERITO ALLA DGR 929/15 ED AI REDIGENDI PROTOCOLLO D’INTESA E ATTO AZIENDALE
(APPROVATE IN DATA ODIERNA, ALL’UNANIMITA’, DALL’ASSEMBLEA)

L’ Assemblea dei Direttori di Struttura operativa dell’Azienda Santa Maria della Misericordia esprime, all’unanimità, seria preoccupazione per le condizioni operative quotidiane dell’ospedale, che mettono in discussione la capacità di risposta efficace e tempestiva alle esigenze appropriate dei cittadini e dei loro percorsi di cura.  Troppo spesso accade di far fronte alle necessità solo grazie ad una straordinaria resilienza di tutto il personale, inclusi i primari, nonostante condizioni oggettivamente difficili.  Questo, e solo questo, è lo spirito che ci ha indotto ad avanzare alcune critiche a documenti amministrativi che ci riguardano, critiche che riteniamo ben circostanziate.   Respingiamo con sdegno le offensive ed infondate affermazioni ed insinuazioni della parte pubblica pervenute attraverso gli organi di comunicazione.  Convinti tuttavia della necessità di un approccio costruttivo ai problemi , formuliamo di seguito alcune proposte.

1.      La AOU di Udine è stata costituita da oltre 7  anni : chiediamo sia finalmente effettuata e resa pubblica una ricognizione strutturata dei risultati che sono stati ottenuti nell’integrazione tra le attività di assistenza, ricerca e didattica (cfr. D. leg 517/99  Mission aziendale).  In quest’ambito potrà essere valutato l’operato dei Direttori di Dipartimento ed il contributo dei Direttori di ciascuna SOC al raggiungimento degli obiettivi assegnati.  La conoscenza e la divulgazione dei dati aiuteranno i decisori politici e gli amministratori a comprendere meglio i problemi,  rasserenando gli animi. Non vi è alcuna evidenza, a nostro giudizio, che lo svolgimento integrato delle funzioni di assistenza, ricerca e didattica (ed il risultato complessivo che ne deriva)  dipendano dall’affidamento della guida delle SOC e dei Dipartimenti a medici universitari  (associati o ordinari) o ospedalieri:  esempi di diverso orientamento possono essere istruttivi.

2.      Chiediamo che una rappresentanza dei Direttori ospedalieri di Dipartimento sia coinvolta a pieno titolo, in analogia a quanto avviene per i Colleghi Direttori di Dipartimento universitari, nella fase di predisposizione delle bozze del Protocollo d’intesa e del successivo Atto aziendale, come avvenuto in occasione dei documenti precedenti.  Prendiamo atto con favore delle assicurazioni espresse in questi giorni dall’Assessore regionale in materia e ricordiamo che in questa delicata fase il Presidente della Giunta rappresenta il Servizio Sanitario Regionale, al quale apparteniamo, così come il Rettore rappresenta l’Università.

3.      Come medici ospedalieri, chiediamo di  essere valutati sulla base dei nostri curricula, dell’attività che abbiamo svolto e dei risultati misurabili delle nostre Strutture operative, indipendentemente dall’appartenenza giuridica. Negli anni che abbiamo alle spalle le diverse Direzioni aziendali ci hanno richiesto, comprensibilmente, un rilevantissimo  impegno su molteplici fronti: accreditamento JCI, gestione del rischio clinico, incident reporting, controllo delle infezioni ospedaliere, appropriatezza delle prestazioni , durata dei ricoveri, rispetto dei tempi di attesa, raggiungimento degli obiettivi dei budget annuali, integrazione tra SOC ospedaliere ed universitarie nei Dipartimenti ad attività integrata, esplicitazione dell’organizzazione delle nostre Strutture,  tempi certi e brevi per le consulenze interne,  adesione alle procedure e tempestiva predisposizione della documentazione per le dimissioni protette, compilazione dei registri Aifa per i farmaci ad alto costo, gestione delle risorse umane (dal clima organizzativo, ai turni, alle ferie),  sviluppo ed integrazione per le attività di ricerca , formazione e didattica, pubblicazione dei risultati della ricerca che contribuisca alla visibilità della nostra Azienda nel panorama internazionale, valutabile attraverso indicatori bibliometrici, e molte altre.  Sono tutte cose che possono essere misurate e comparate:  una valutazione oggettiva delle Strutture e dei Direttori è la chiave per interpretare correttamente pretese, proteste e proposte.

4.      Chiediamo che la Giunta regionale riesamini la Delibera 929 anche alla luce delle considerazioni che abbiamo formulato, con l’obiettivo di rendere più comprensibili le scelte e sgomberare il campo da ogni possibile equivoco. Sia ben chiaro che nessuno di noi vuole difendere duplicazioni ingiustificate : la storia  degli ultimi 10 anni del Collegio dei Primari documenta al di là di ogni dubbio serietà e responsabilità di approccio, anche nelle fasi più difficili.  Non si può però ignorare il contributo dato dall’aziendalizzazione all’attuale posizionamento del Servizio Sanitario nazionale nel panorama internazionale; né sembra saggio da parte degli amministratori regionali  banalizzare il ruolo che i Direttori di Struttura complessa hanno avuto  assieme alle Direzioni generali, nella crescita complessiva della cultura organizzativa e gestionale in Sanità e nei risultati che il Friuli Venezia Giulia ha ottenuto. Per  costruire una organizzazione efficace ed efficiente crediamo sia utile considerare, in ciascuna Azienda sanitaria,  il rapporto tra numero di operatori, volumi e complessità delle attività prima di decidere l’istituzione o la cancellazione di una SOC.  Su questa base, e seguendo le indicazioni del “Regolamento nazionale  sugli Standard ospedalieri” , pensiamo si possano riconsiderare, per fare solo degli esempi

a.       le scelte fatte sui Servizi, utilizzando gli stessi criteri a fronte di indicazioni omologhe dei bacini di utenza da parte normativa (laboratorio ed anatomia patologica)
b.      la necessità  o meno di prevedere Strutture complesse per funzioni  direzionali (sempre nei Servizi) con pochi operatori, che possano eventualmente essere gestite in Staff di Direzione
c.       l’opportunità di valorizzare attività ad elevata complessità,  uniche a livello regionale e al servizio di tutti gli ospedali del FVG,  come la chirurgia vertebro midollare e la neuroradiologia
d.      altre funzioni che dovrebbero essere uniche a livello regionale (bacini previsti tra 1 e 2 milioni di abitanti) quali chirurgia maxillo facciale o chirurgia plastica e quelle che addirittura richiederebbero bacini superiori a quello regionale come genetica medica o neuropsichiatria infantile.
Le scelte organizzative della nostra Azienda dovrebbero comunque preservare gli aspetti positivi dell’aziendalizzazione, inclusi gli spazi di autonomia decisionale ed organizzativa, evitando regressioni al sistema (dirigistico, ma non positivo) delle vecchie USL
5.      L’intesa tra il Rettore ed il Direttore generale sugli incarichi deve avere l’unico fine di preporre agli stessi le persone con le caratteristiche migliori per perseguire la mission aziendale: assistenza, didattica e ricerca integrate, come dev’essere negli ospedali accademici, selezionando tra il personale ospedaliero e quello universitario, senza pregiudizi,  le migliori professionalità. Solo così si persegue l’interesse pubblico, sia del Servizio sanitario regionale che dell’Università ,  dando nel contempo ai giovani che in futuro ricopriranno incarichi di direzione il messaggio giusto: si premia  il merito e non l’appartenenza a  questa o quella cordata, gruppo di interesse, area giuridica, ecc.  Siamo consapevoli delle necessità proprie di una Università e non verrà certo da parte nostra la negazione che vi siano esigenze peculiari legate ai Corsi di laurea e alle Scuole di Specializzazione, né sarà mai discussa l’opportunità di perseguire un equilibrio ragionevole delle diverse componenti professionali.  Il criterio guida nelle scelte però deve essere il merito e l’evidenza dei risultati.
Contiamo con queste semplici proposte di aver dato un contributo costruttivo alla soluzione di problemi che, con ogni evidenza, hanno carattere di sistema e non di singola Struttura o Azienda. Manteniamo la più ampia apertura ad un confronto con gli amministratori regionali, la direzione aziendale ed i Colleghi dell’Università. 

Udine, 9 giugno 2015

L’Assemblea del Collegio dei Primari dell’Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine.