Collegio
dei Primari
Azienda
Ospedaliero-Universitaria
Santa
Maria della Misericordia
Udine
PROPOSTE DEL COLLEGIO DEI PRIMARI AZIENDA
OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI UDINE
IN MERITO
ALLA DGR 929/15 ED AI REDIGENDI PROTOCOLLO D’INTESA E ATTO AZIENDALE
L’ Assemblea
dei Direttori di Struttura operativa dell’Azienda Santa Maria della
Misericordia esprime, all’unanimità, seria preoccupazione per le condizioni
operative quotidiane dell’ospedale, che mettono in discussione la capacità di
risposta efficace e tempestiva alle esigenze appropriate dei cittadini e dei
loro percorsi di cura. Troppo spesso
accade di far fronte alle necessità solo grazie ad una straordinaria resilienza
di tutto il personale, inclusi i primari, nonostante condizioni oggettivamente
difficili. Questo, e solo questo, è lo
spirito che ci ha indotto ad avanzare alcune critiche a documenti
amministrativi che ci riguardano, critiche che riteniamo ben
circostanziate. Respingiamo con sdegno
le offensive ed infondate affermazioni ed insinuazioni della parte pubblica
pervenute attraverso gli organi di comunicazione. Convinti tuttavia della necessità di un
approccio costruttivo ai problemi , formuliamo di seguito alcune proposte.
1. La AOU di Udine è stata costituita da oltre
7 anni : chiediamo sia finalmente
effettuata e resa pubblica una ricognizione strutturata dei risultati che sono
stati ottenuti nell’integrazione tra le attività di assistenza, ricerca e
didattica (cfr. D. leg 517/99 Mission
aziendale). In quest’ambito potrà essere
valutato l’operato dei Direttori di Dipartimento ed il contributo dei Direttori
di ciascuna SOC al raggiungimento degli obiettivi assegnati. La conoscenza e la divulgazione dei dati
aiuteranno i decisori politici e gli amministratori a comprendere meglio i
problemi, rasserenando gli animi. Non vi
è alcuna evidenza, a nostro giudizio, che lo svolgimento integrato delle
funzioni di assistenza, ricerca e didattica (ed il risultato complessivo che ne
deriva) dipendano dall’affidamento della
guida delle SOC e dei Dipartimenti a medici universitari (associati o ordinari) o ospedalieri: esempi di diverso orientamento possono essere
istruttivi.
2. Chiediamo che una rappresentanza dei
Direttori ospedalieri di Dipartimento sia coinvolta a pieno titolo, in analogia
a quanto avviene per i Colleghi Direttori di Dipartimento universitari, nella
fase di predisposizione delle bozze del Protocollo d’intesa e del successivo
Atto aziendale, come avvenuto in occasione dei documenti precedenti. Prendiamo atto con favore delle assicurazioni
espresse in questi giorni dall’Assessore regionale in materia e ricordiamo che
in questa delicata fase il Presidente della Giunta rappresenta il Servizio
Sanitario Regionale, al quale apparteniamo, così come il Rettore rappresenta
l’Università.
3. Come medici ospedalieri, chiediamo di essere valutati sulla base dei nostri
curricula, dell’attività che abbiamo svolto e dei risultati misurabili delle
nostre Strutture operative, indipendentemente dall’appartenenza giuridica.
Negli anni che abbiamo alle spalle le diverse Direzioni aziendali ci hanno
richiesto, comprensibilmente, un rilevantissimo
impegno su molteplici fronti: accreditamento JCI, gestione del rischio
clinico, incident reporting, controllo delle infezioni ospedaliere,
appropriatezza delle prestazioni , durata dei ricoveri, rispetto dei tempi di
attesa, raggiungimento degli obiettivi dei budget annuali, integrazione tra SOC
ospedaliere ed universitarie nei Dipartimenti ad attività integrata,
esplicitazione dell’organizzazione delle nostre Strutture, tempi certi e brevi per le consulenze
interne, adesione alle procedure e
tempestiva predisposizione della documentazione per le dimissioni protette,
compilazione dei registri Aifa per i farmaci ad alto costo, gestione delle
risorse umane (dal clima organizzativo, ai turni, alle ferie), sviluppo ed integrazione per le attività di
ricerca , formazione e didattica, pubblicazione dei risultati della ricerca che
contribuisca alla visibilità della nostra Azienda nel panorama internazionale,
valutabile attraverso indicatori bibliometrici, e molte altre. Sono tutte cose che possono essere misurate e
comparate: una valutazione oggettiva
delle Strutture e dei Direttori è la chiave per interpretare correttamente
pretese, proteste e proposte.
4. Chiediamo che la Giunta regionale riesamini
la Delibera 929 anche alla luce delle considerazioni che abbiamo formulato, con
l’obiettivo di rendere più comprensibili le scelte e sgomberare il campo da
ogni possibile equivoco. Sia ben chiaro che nessuno di noi vuole difendere
duplicazioni ingiustificate : la storia
degli ultimi 10 anni del Collegio dei Primari documenta al di là di ogni
dubbio serietà e responsabilità di approccio, anche nelle fasi più
difficili. Non si può però ignorare il
contributo dato dall’aziendalizzazione all’attuale posizionamento del Servizio
Sanitario nazionale nel panorama internazionale; né sembra saggio da parte
degli amministratori regionali banalizzare
il ruolo che i Direttori di Struttura complessa hanno avuto assieme alle Direzioni generali, nella
crescita complessiva della cultura organizzativa e gestionale in Sanità e nei
risultati che il Friuli Venezia Giulia ha ottenuto. Per costruire una organizzazione efficace ed
efficiente crediamo sia utile considerare, in ciascuna Azienda sanitaria, il rapporto tra numero di operatori, volumi e
complessità delle attività prima di decidere l’istituzione o la cancellazione
di una SOC. Su questa base, e seguendo
le indicazioni del “Regolamento nazionale
sugli Standard ospedalieri” , pensiamo si possano riconsiderare, per
fare solo degli esempi
a. le scelte fatte sui Servizi, utilizzando gli
stessi criteri a fronte di indicazioni omologhe dei bacini di utenza da parte
normativa (laboratorio ed anatomia patologica)
b. la necessità
o meno di prevedere Strutture complesse per funzioni direzionali (sempre nei Servizi) con pochi
operatori, che possano eventualmente essere gestite in Staff di Direzione
c. l’opportunità di valorizzare attività ad
elevata complessità, uniche a livello
regionale e al servizio di tutti gli ospedali del FVG, come la chirurgia vertebro midollare e la
neuroradiologia
d. altre funzioni che dovrebbero essere uniche a
livello regionale (bacini previsti tra 1 e 2 milioni di abitanti) quali
chirurgia maxillo facciale o chirurgia plastica e quelle che addirittura
richiederebbero bacini superiori a quello regionale come genetica medica o
neuropsichiatria infantile.
Le scelte
organizzative della nostra Azienda dovrebbero comunque preservare gli aspetti
positivi dell’aziendalizzazione, inclusi gli spazi di autonomia decisionale ed
organizzativa, evitando regressioni al sistema (dirigistico, ma non positivo)
delle vecchie USL
5. L’intesa tra il Rettore ed il Direttore
generale sugli incarichi deve avere l’unico fine di preporre agli stessi le
persone con le caratteristiche migliori per perseguire la mission aziendale:
assistenza, didattica e ricerca integrate, come dev’essere negli ospedali
accademici, selezionando tra il personale ospedaliero e quello universitario,
senza pregiudizi, le migliori
professionalità. Solo così si persegue l’interesse pubblico, sia del Servizio
sanitario regionale che dell’Università ,
dando nel contempo ai giovani che in futuro ricopriranno incarichi di
direzione il messaggio giusto: si premia
il merito e non l’appartenenza a
questa o quella cordata, gruppo di interesse, area giuridica, ecc. Siamo consapevoli delle necessità proprie di
una Università e non verrà certo da parte nostra la negazione che vi siano esigenze
peculiari legate ai Corsi di laurea e alle Scuole di Specializzazione, né sarà
mai discussa l’opportunità di perseguire un equilibrio ragionevole delle
diverse componenti professionali. Il
criterio guida nelle scelte però deve essere il merito e l’evidenza dei
risultati.
Contiamo con
queste semplici proposte di aver dato un contributo costruttivo alla soluzione
di problemi che, con ogni evidenza, hanno carattere di sistema e non di singola
Struttura o Azienda. Manteniamo la più ampia apertura ad un confronto con gli
amministratori regionali, la direzione aziendale ed i Colleghi
dell’Università.
Udine, 9
giugno 2015
L’Assemblea
del Collegio dei Primari dell’Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria
della Misericordia di Udine.