Sono solo voci ma quando diventano troppo insistenti credo sia doveroso chiarire a tutti da quale parte si sta.
Mi riferisco al ripristino del famoso “bonus” a disposizione di ogni consigliere per elargizioni ad enti scelti a sua completa discrezionalità (si parla di 50 000 euro ad ogni consigliere di minoranza, 110 000 per ogni consigliere di maggioranza per un totale di quasi 5 milioni di euro che uscirebbero dalle casse della regione).
Anche se non vi fosse la crisi, se questi soldi venissero impiegati nel migliore dei modi non riesco a trovare nulla di positivo in questo modo di gestire i soldi dei contribuenti.
Troppi i rischi di essere coinvolti, anche in buona fede, in scelte non felici e che in ogni caso lascerebbero la maggior parte dei concittadini convinti che abbiamo favorito amici ed amici degli amici.
Quindi, se dipendesse da me, i consiglieri non avrebbero questa possibilità discrezionale di spesa però, considerato che la finalità del bonus è di risolvere disagi e problemi puntuali che non trovano soluzione nella complessa macchina regionale si potrebbe pensare di destinare la stessa cifra, o anche meno, ai gruppi consiliari di opposizione.
E’ evidente che dovrebbe essere la minoranza a dover gestire questa minima parte del bilancio dato che chi governa ha già a disposizione tutto il resto della cassa.
In questo modo chi non governa, impegnandosi in un progetto di chiaro ed inequivocabile interesse pubblico del tipo: ristrutturare una scuola, destinarli agli ammortizzatori sociali, donare ad un comune una casa rifugio per donne che hanno subito violenza, risanare la rete idrica di un comune di montagna ecc ecc... potrebbe dimostrare le proprie capacità e bravura nella gestione della “res pubblica”.
I veri beneficiari di tutto questo dovrebbero essere i cittadini non solo perché vedrebbero risolti alcuni dei lori problemi ma anche perchè la maggioranza, per non perdere la faccia in questa sfida di atti concreti, sarebbe costretta a dare il meglio di sé.